È lunedì mattina e ho riso

È lunedì mattina e ho riso

Una storia fatta di teatro, di gusto, di storie

Ogni lunedì mattina è la solita storia.
Facce lunghe, sguardi assonnati, sbadigli, ogni persona che alla scontata domanda “come va?” risponde con l’ancora più scontato “da lunedì” pensando di suscitare pietà per il suo malessere esistenziale, senza sapere che la suscita solo per la sua mancanza di originalità.
È ora di cambiare le cose. Di avere un lunedì mattina divertente.
Evidentemente è questo che hanno pensato Assemblea Teatro e Il Buon Riso quando hanno deciso di organizzare lunedì mattina la conferenza stampa di presentazione della rassegna Riso&Riso.

Le Officine Bohemien sono un angolo di una vecchia Torino nel centro storico, letterario e gastronomico della città.
Qui si sono incontrati gli attori Tiziana Catalano e Alessandro Fullin, l’amministratore delegato del Centro Alimentare Buoni Prodotti Riccardo Traversa e il direttore artistico di Assemblea Teatro Renzo Sicco, che hanno fatto da padroni di casa accogliendo giornalisti e ospiti.

L’idea della rassegna Riso&Riso è quella di unire le due anime della parola RISO: da mangiare e da ridere.

Così Il Buon Riso si occupa di nutrire il corpo, mentre il nutrimento dello spirito è affidato alle Sorelle Suburbe, Alessandro Fullin, Max Garbarino, Alessandro Bergonzoni, Fabio Rossini del duo comico Mammuth.

Presentata la rassegna, lo chef delle Officine Bohemien ha servito ai presenti un risotto al Barbera nella più pura tradizione piemontese.
“Nasce nell’acqua ma muore nel vino” è il più celebre detto sul riso, secondo una saggezza contadina che spazia dalla botanica all’enogastronomia.
Proprio questo è il titolo dell’altro progetto che unisce il Buon Riso e Assemblea Teatro.
È uno spettacolo che segue il tempo di preparazione di un risotto, accompagnando gli spettatori in una storia fatta di mondine e di risaie, di emigrazione e di lavoro. La storia di una mondina che rievoca la sua vita dalla prima guerra mondiale attraverso il fascismo, un’altra guerra mondiale, la fame, l’emigrazione in cerca di fortuna. Nives è il nome di questa mondina che racconta la sua esperienza mentre prepara un risotto cotto nel vino.

L’idea che Assemblea Teatro e Il Buon Riso vogliono trasmettere durante questa rassegna è nobile, meritoria, altisonante e gustosa: SOSTENIAMO IL RISOTTO.
Il punto di partenza: il risotto è in pericolo. Si fa sempre meno, e non si fa più così bene.
Come giustificazione non vale neanche il fattore “fretta”, perché il tempo di cottura di una buona pasta di Gragnano è addirittura superiore a quello di un risotto, eppure il più delle volte optiamo per la pasta.
Qual è la motivazione? Pigrizia mentale? Forza dell’abitudine? Paura di affrontare una preparazione che richiede più amorevoli cure rispetto al semplicistico “buttare la pasta”? È strano, in tempi di MasterChef imperante. Non si tratta di una campagna di biodiversità in stile Slow Food per preservare il riso, che anzi è ben vivo e vegeto. Si tratta di salvare il risotto che, se ci pensiamo bene, è forse l’espressione più tipica e nostrana dell’autentica cucina italiana. Ormai in qualunque angolo del mondo si può trovare una pasta o una pizza, e sempre più spesso sono pure buone, cucinate come si deve. Chi scrive ha mangiato una delle lasagne più buone della sua vita in un pub della campagna del Cambridgeshire, in un villaggio di cottage dai tetti di paglia dove tutto di aspetteresti di mettere sotto i denti tranne una lasagna da fare invidia alle nostre nonne. Ma sfido a trovare un risotto ben fatto in giro per l’Europa o il mondo.
E purtroppo, il problema è che il risotto comincia a essere raro persino sulle nostre tavole.
Ma perché si sta perdendo il rito del risotto? Un po’ perché si è perso il rito dei pranzi della domenica, quando le madri e le nonne cucinavano già dalla mattina presto, nell’attesa che arrivassero figli e nipoti portando l’immancabile vassoio di bignole tenuto per il cordino.
E allora stiamo perdendo un pezzo di tradizione della cultura gastronomica italiana.
Ecco perché tutti insieme dobbiamo dire: “Sosteniamo Il Risotto”. meglio se lo diciamo con la bocca piena.

Il programma della rassegna è su www.assembleateatro.com