16 Giu Il Buon Riso torna a casa. In Via Baltea 3.
Era il 1949 quando da questo cortile torinese di barriera uscivano le prime confezioni marchiate Il Buon Riso.
Oggi ci ritornano, per essere cucinate dai cuochi di Via Baltea 3, proprio dove c’era la prima sede di quello che è diventato “il riso di Torino”.
Il cuore è dove si nasce.
E noi siamo nati in questo cortile di via Baltea 3, dove nel 1949 i fratelli Bosco aprirono la prima sede della loro rivendita di riso.
Così, quando abbiamo scoperto che in questo stesso cortile oggi c’è un laboratorio del gusto con un ristorante vegetariano, non ci abbiamo pensato due volte: abbiamo voluto far tornare il nostro riso proprio dove tutto è cominciato.
Siamo in via Baltea, in Barriera di Milano.
Una volta il nostro riso usciva da questo cortile di via Baltea 3 per andare nelle drogherie, nelle panetterie, nei negozi di alimentari dove facevano la spesa le nostre nonne.
Adesso entra nella cucina di Via Baltea 3, dove Emiliano, Raffaella, Thomas, Sekou, Ester e Alasana cucinano il Basmati, il Venere integrale, l’Ermes integrale per dare alle persone che si fermano a pranzo il piacere di assaggiare un pezzo di storia di questo luogo e di questa città.
Dove una volta c’erano gli uffici, oggi c’è il bar.
Dove una volta c’era il magazzino di impacchettamento del riso, oggi c’è la cucina.
Tornare alle origini, a quella Torino del 1949 che si tirava su dalla guerra, che cominciava ad accogliere i primi emigranti dal Sud, che aveva voglia di fare, di ricostruire, di crescere insieme.
Questo è lo spirito che ci unisce. E che gustiamo in questa settimana di giugno 2017.
Via Baltea 3 è un posto speciale, un “laboratorio di barriera” che ha trasformato un cortile industriale in un luogo d’incontro e di amicizia. Entri qui e trovi il cestaio Mario che lavora con i suoi vimini, senti il profumo del pane Panacea fatto con lievito madre, ascolti le note della scuola di jazz, vedi i bambini che giocano nelle sale dedicate alle feste.
E ti fermi nel bar ristorante per uno spuntino, un pranzo vegetariano, alla sera una pizza morbidissima fatta con l’impasto madre di Panacea.
Noi entriamo in cucina, dove lo chef Emiliano e la sua brigata internazionale di cucina prepara i risotti vegetariani con il Basmati.
Uno con zucchine e crema di asparagi.
Uno con funghi cardoncelli, fonduta di scamorza e acqua di pomodoro.
Li gustiamo fuori, nel cortile di Via Baltea 3.
Qui, dove una volta entravano e uscivano i furgoncini carichi di riso, piante e tavolini creano un’atmosfera da orto urbano.
In via Baltea ci troviamo a casa.
E a casa si invitano gli amici.
Così è venuta a trovarci Silvia, che è diventata la nostra foodblogger di riferimento: cercate su Instagram @recettes.de.cuisines e troverete le sue innumerevoli creazioni.
Perché l’ingrediente più prezioso di ogni storia e di ogni azienda sono le persone.
E in via Baltea ne abbiamo trovate di magnifiche, dal 1949 a oggi.